Il 28 ottobre 2021 è stato presentato a Roma il Dossier Statistico Immigrazione 2021, a cura del Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”.
Il nuovo dossier ha analizzato l’impatto della crisi pandemica da Covid-19 sulla vita quotidiana degli immigrati e degli emigrati, sia in Europa che in Italia, la quale ha causato una vera e propria fuga di cervelli dal nostro paese: ben 112.218 sono gli emigrati italiani nel 2020, il 45,5% dei quali sono donne. È evidente che il 2020 sia stato un anno particolare, segnato dalla pandemia da Covid-19 ancora in atto, i cui effetti hanno influenzato negativamente tutte le voci della dinamica demografica, naturale e migratoria, protraendosi anche nel 2021.
Interessante all’interno del volume è l’analisi su come sia cambiato l’approccio all’immigrazione dopo l’11 settembre 2001, una riflessione fondamentale sul binomio immigrazione-sicurezza, se si considera che questa potrà essere collegata ai nuovi flussi di immigrati e rifugiati afghani dopo la caduta del governo di Kabul nelle mani dei talebani.
L’altro elemento importante del dossier sono i dati statistici sulle donne straniere in Italia, i quali dimostrano una pluralità e una dinamicità della presenza migratoria femminile nel nostro paese. Ad oggi le donne rappresentano il 51,9% del totale degli stranieri, a riprova di una crescente “femminilizzazione” dei flussi negli ultimi 30 anni, nonostante il tasso di occupazione femminile sia sceso dal 52,1% del 2009 al 44,6% del 2020.
In tutto ciò, i dati statistici dimostrano che l’Italia, nel 2020, ha avuto il calo più alto della popolazione straniera degli ultimi 20 anni. In un solo anno il paese ha perso in totale quasi 200 mila abitanti, con i residenti stranieri diminuiti di ben 26.422 unità (-0,5%), attestandosi a poco più di 5 milioni, pari all’8,5% dei residenti totali. Ciononostante, l’Italia a oggi resta il quarto paese nell’Unione europea per numero di residenti stranieri, dopo la Germania, la Spagna e la Francia.
Il Dossier non manca però di mettere in evidenza un elemento nuovo, relativo ai giovani immigrati o figli di immigrati iscritti all’università, il cui numero è in costante crescita anche grazie al percorso di internazionalizzazione del sistema universitario nazionale. Si tratta di un dato importante, all’interno del quale merita di essere evidenziato il fatto che le studentesse rappresentano il 62,6% del totale degli studenti.
Oltre al contesto internazionale ed europeo, il volume analizza poi le caratteristiche strutturali dei flussi migratori e dell’immigrazione in Italia, considerando diversi approcci quali: le strategie di integrazione, i percorsi identitari per i giovani stranieri e di seconda generazione, l’inserimento sociale per i pari diritti e la partecipazione, i dati sulla presenza nel mercato del lavoro, nonché il contributo economico al Pil nazionale italiano.
Diversi sono poi i capitoli dedicati alle singole regioni, accompagnati da un’ampia appendice statistica dettagliata per singole province di insediamento.
Per tutte queste ragioni l’edizione 2021 del Dossier Statistico Immigrazione si conferma un punto di riferimento unico nel panorama nazionale e uno strumento fondamentale per affrontare, oltre i luoghi comuni e i preconcetti, un tema tanto importante come quello migratorio.
Shirin Zakeri
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